Valanghe.report

Sabato 19.02.2022

Pubblicato il 18.02.2022 alle ore 17:00


Grado

linea del bosco
Problema Valanghe
Strati deboli persistenti
2600m
Linea del bosco
Neve ventata
2400m
Valanghe di slittamento
2400m


Le segnalazioni degli osservatori e le osservazioni sul territorio confermano che la situazione valanghiva è complessa. Neve ventata e neve vecchia a debole coesione sono la principale fonte di pericolo.

Soprattutto sui pendii esposti a ovest, nord ed est, gli strati deboli molto pronunciati presenti nella neve vecchia possono distaccarsi ancora in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Ciò soprattutto al di sopra del limite del bosco e al di sotto dei 2600 m circa, a livello isolato anche sui pendii soleggiati ripidi in quota. Attenzione soprattutto nelle zone di passaggio da poca a molta neve come p.es. all'ingresso di conche e canaloni. Le valanghe possono raggiungere grandi dimensioni. A livello isolato sono possibili distacchi a distanza.

Con neve fresca e vento da forte a tempestoso proveniente dai quadranti occidentali si formeranno ulteriori accumuli di neve ventata. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ripidi ombreggiati al di sopra dei 2400 m circa come pure nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza.

Sono previste sempre più numerose valanghe per scivolamento di neve al di sotto dei 2400 m circa. Attenzione in caso di rotture da scivolamento.

Manto nevoso

st.7: zone con poca neve durante inverni ricchi di neve
st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Nella parte centrale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari, soprattutto sui pendii esposti a ovest, nord ed est al di sopra del limite del bosco e al di sotto dei 2600 m circa, a livello isolato anche sui pendii soleggiati in quota.
Specialmente dalla Silvretta alle Alpi della Lechtal occidentali fino alle Alpi dell'Allgäu sabato cadranno da 10 a 15 cm di neve. Nelle restanti regioni cadrà meno neve. Con le nevicate e il vento a tratti tempestoso proveniente da ovest, durante il fine settimana gli accumuli di neve ventata cresceranno. Gli accumuli di neve ventata nuovi e meno recenti non si legheranno bene con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati.
La pioggia ha causato al di sotto dei 2400 m circa diffusamente un netto inumidimento del manto nevoso. Con le temperature miti e cielo pazialmente nuvoloso, venerdì il manto nevoso non è riuscito a consolidarsi. Con il raffreddamento e le nevicate, sabato si formerà una crosta superficiale.

Tendenza

Gli strati deboli molto pronunciati presenti nella neve vecchia richiedono una prudente scelta dell'itinerario.


Grado

2200m
Problema Valanghe
Neve ventata
2200m
Strati deboli persistenti
2200m


La neve ventata recente deve essere valutata con attenzione. Gli strati deboli presenti nella neve vecchia richiedono attenzione.

Con vento forte soprattutto sui pendii esposti a ovest, nord ed est si sono formati accumuli di neve ventata instabili. Questi ultimi dovrebbero se possibile essere aggirati. I punti pericolosi si trovano soprattutto nelle zone ripide al di sopra dei 2200 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche.

Le valanghe possono subire un distacco nel debole manto di neve vecchia soprattutto in seguito a un forte sovraccarico. Queste possono a livello molto isolato trascinare gli strati più profondi del manto nevoso e raggiungere grandi dimensioni. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ombreggiati ripidi al di sopra dei 2200 m circa. Essi sono piuttosto rari ma difficili da individuare. Attenzione nelle zone di passaggio da poca a molta neve.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento
st.7: zone con poca neve durante inverni ricchi di neve

Il forte vento ha causato il trasporto della neve fresca e della neve vecchia. Gli accumuli di neve ventata nuovi e meno recenti non si legheranno bene con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota.
La parte centrale del manto nevoso ha subito un metamorfismo costruttivo a cristalli sfaccettati ed è debole, soprattutto sui pendii ombreggiati.
Venerdì il calore ha causato un progressivo inumidimento del manto nevoso. Ciò sui pendii soleggiati ripidi a tutte le altitudini, come pure a tutte le esposizioni alle quote di bassa e media montagna. Con le basse temperature, durante il fine settimana si formerà una crosta superficiale.

Tendenza

La neve ventata recente deve essere valutata con attenzione.


Grado

1600m
Problema Valanghe
Neve ventata
1600m
Strati deboli persistenti
1600m


La neve ventata deve essere valutata con attenzione.

Con vento tempestoso nella giornata di giovedì a tutte le esposizioni si sono formati abbondanti accumuli di neve ventata. I punti pericolosi si trovano soprattutto nelle zone ripide al di sopra del limite del bosco come pure nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. Già un singolo individuo può facilmente provocare il distacco di valanghe, anche di medie dimensioni.
In alcuni punti, le valanghe asciutte possono anche coinvolgere il manto di neve vecchia, soprattutto sui pendii ombreggiati molto ripidi nelle zone di passaggio da poca a molta neve.
Gli strati deboli presenti nella neve vecchia richiedono una prudente scelta dell'itinerario. Isolati rumori di "whum" sono possibili segnali di pericolo.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Il vento tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione non si sono ben legati con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota. Il legame reciproco de(-) i vari accumuli di neve ventata è in parte ancora sfavorevole.
La neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo, soprattutto sui pendii ombreggiati. È presente poca neve rispetto alla media stagionale.

Tendenza

La neve ventata deve essere valutata con attenzione. Gli strati deboli presenti nella neve vecchia richiedono una prudente scelta dell'itinerario.


Grado

linea del bosco
Problema Valanghe
Strati deboli persistenti
2600m
Linea del bosco
Neve ventata
2200m


Gli strati deboli molto pronunciati presenti nella neve vecchia sono insidiosi. La neve ventata recente deve essere valutata con attenzione.

Soprattutto sui pendii esposti a ovest, nord ed est, gli strati deboli molto pronunciati presenti nella neve vecchia possono distaccarsi ancora in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Ciò soprattutto soprattutto al di sopra del limite del bosco e al di sotto dei 2600 m circa. Attenzione soprattutto nelle zone di passaggio da poca a molta neve come p.es. all'ingresso di conche e canaloni. Le valanghe possono raggiungere grandi dimensioni. A livello isolato sono possibili distacchi a distanza.

In molti punti si sono formati accumuli di neve ventata instabili. Questi ultimi dovrebbero se possibile essere aggirati. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste e dei passi.

Inoltre sussiste un pericolo latente di valanghe per scivolamento di neve.

Manto nevoso

st.7: zone con poca neve durante inverni ricchi di neve
st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Nella parte centrale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari, soprattutto sui pendii esposti a ovest, nord ed est al di sopra del limite del bosco e al di sotto dei 2600 m circa.
Cadrà un po' di neve. Il forte vento ha causato il trasporto della neve fresca e della neve vecchia. Gli accumuli di neve ventata nuovi e meno recenti non si sono ben legati con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota.
La pioggia ha causato al di sotto dei 2400 m circa diffusamente un netto inumidimento del manto nevoso. Con le temperature miti e cielo pazialmente nuvoloso, venerdì il manto nevoso non è riuscito a consolidarsi. Con il raffreddamento, durante il fine settimana si formerà una crosta superficiale.

Tendenza

Gli strati deboli molto pronunciati presenti nella neve vecchia richiedono una prudente scelta dell'itinerario.


Grado

linea del bosco
Problema Valanghe
Neve ventata
Linea del bosco


Neve ventata e neve bagnata sono la principale fonte di pericolo.

Da martedì il vento è stato a tratti da moderato a forte. Con favonio forte si sono formati ulteriori accumuli di neve ventata.
Già un singolo individuo può provocare il distacco di valanghe, anche di medie dimensioni, soprattutto sui pendii ombreggiati molto ripidi. Sui pendii carichi di neve ventata così come nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza la probabilità di distacco è maggiore. La superficie del manto nevoso non riuscirà praticamente quasi a rigelarsi e risulterà ammorbidita già al mattino. Già al mattino saranno possibili isolate valanghe per scivolamento di neve.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

È presente poca neve rispetto alla media stagionale. Il vento tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca. Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione non si sono ben legati con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota.
La neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo, principalmente sui pendii ombreggiati.

Tendenza

La neve ventata deve essere valutata con attenzione.


Grado

linea del bosco
Problema Valanghe
Neve ventata
Linea del bosco


La neve ventata deve essere valutata con attenzione.

Con vento forte negli ultimi giorni a tutte le esposizioni si sono formati accumuli di neve ventata facilmente distaccabili. Questi ultimi dovrebbero se possibile essere aggirati. I punti pericolosi si trovano specialmente sui pendii ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche al di sopra dei 1800 m circa. Le valanghe possono raggiungere dimensioni medie a livello isolato.
A livello molto isolato, le valanghe asciutte possono anche coinvolgere il manto di neve vecchia, soprattutto sui pendii ombreggiati molto ripidi nelle zone di passaggio da poca a molta neve, principalmente soprattutto in seguito a un forte sovraccarico.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Il vento tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione rimangono instabili soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota. Il legame reciproco de(-) i vari accumuli di neve ventata è in parte ancora sfavorevole.
La neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo, soprattutto sui pendii ombreggiati.

Tendenza

La neve ventata deve essere valutata con attenzione.


Grado

2200m
Problema Valanghe
Neve ventata
2200m


La neve ventata deve essere valutata con attenzione.

Con vento forte negli ultimi giorni sui pendii esposti a ovest, nord ed est si sono formati accumuli di neve ventata in parte facilmente distaccabili. Questi ultimi dovrebbero se possibile essere aggirati. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche. Le valanghe possono raggiungere dimensioni medie a livello isolato.
A livello molto isolato, le valanghe asciutte possono anche coinvolgere il manto di neve vecchia, soprattutto sui pendii ombreggiati molto ripidi nelle zone di passaggio da poca a molta neve, principalmente soprattutto in seguito a un forte sovraccarico.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Il vento tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Gli accumuli di neve ventata nuovi e meno recenti non si legheranno bene con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota.
La neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo, soprattutto sui pendii ombreggiati.
Venerdì il calore ha causato un progressivo inumidimento del manto nevoso. Ciò sui pendii soleggiati ripidi a tutte le altitudini, come pure a tutte le esposizioni alle quote di bassa e media montagna. Con le basse temperature, durante il fine settimana si formerà una crosta superficiale.

Tendenza

La neve ventata recente deve essere valutata con attenzione.


Grado

2200m
Problema Valanghe
Neve ventata
2200m


La neve ventata deve essere valutata con attenzione.

Con vento tempestoso negli ultimi giorni a tutte le esposizioni si sono formati abbondanti accumuli di neve ventata. Questi ultimi sono instabili soprattutto sui pendii ripidi esposti a ovest, nord ed est. I punti pericolosi si trovano soprattutto nelle zone ripide al di sopra dei 2200 m circa come pure nelle zone in prossimità delle creste, nei canaloni e nelle conche. Questi aumenteranno con l'altitudine. Già un singolo individuo può ancora provocare il distacco di valanghe, anche di medie dimensioni.
A livello molto isolato, le valanghe asciutte possono anche subire un distacco nella neve vecchia, soprattutto sui pendii ombreggiati molto ripidi nelle zone di passaggio da poca a molta neve, principalmente soprattutto in seguito a un forte sovraccarico.
Inoltre sussiste un pericolo latente di valanghe per scivolamento di neve.

Manto nevoso

st.6: neve fresca fredda a debole coesione e vento

Il vento tempestoso ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Al di sopra dei 2200 m circa l'innevamento è estremamente variabile a seconda dell'azione del vento. Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione non si legheranno bene con la neve vecchia soprattutto sui pendii ombreggiati e per lo più in quota. Il legame reciproco de(-) i vari accumuli di neve ventata è in parte ancora sfavorevole.
La neve vecchia ha subito un metamorfismo costruttivo, soprattutto sui pendii ombreggiati.
Sui pendii ripidi esposti al sole come pure alle quote di bassa e media montagna: Il manto nevoso è umido. Con il raffreddamento, si formerà una crosta superficiale.

Tendenza

La neve ventata deve essere valutata con attenzione.